Alcuni Modi di Fissare il Mio Processo Creativo Musicale

Mag 4, 2023 | Blog

Una recente visita al Museo Nivola di Orani che ospita la mostra temporanea Il Libro degli Altri dell’illustratore spagnolo Isidro Ferrer mi ha fatto riflettere sulle tappe del processo creativo, soprattutto per quanto riguarda il fissare su un supporto la musica e i suoni (la mostra temporanea è accompagnata dalle musiche di Paolo Angeli, create appositamente per l’esposizione).



Ispirazione e Appunti Sonori

Di recente ho iniziato una serie di improvvisazioni quotidiane senza nessun fine, se non quello di partire da un suono, da un frammento, per sviluppare una brevissima idea, che possa magari diventare il germe di un qualcosa di più sviluppato, e perché no di una vera e propria composizione

Mi vengono in mente i taccuini degli artisti, o i foglietti sparsi, i fazzoletti dei bar, le scatole di fiammiferi, insomma tutti quei supporti dove fissare un pensiero, un’idea. Io li sto fissando su dei piccoli video, che sto condividendo sui miei canali social, YouTube, Facebook, Instagram, Twitter, pensate…ho ceduto perfino a TikTok!

Alcune delle mie improvvisazioni giornaliere su TikTok
Alcune delle mie improvvisazioni giornaliere su TikTok

In realtà anche noi musicisti abbiamo il modo di fissare su carta le idee, specialmente se si ha con la scrittura musicale tradizionale un rapporto molto stretto, dove a ogni simbolo corrisponde non un semplice suono ma un’idea di suono e di espressione musicale, e dove ad ogni semplice ritmo corrisponde in realtà una sensazione ritmica, un moto, un vero e proprio movimento del corpo.

Durante il 377 project, viaggio in bicicletta di 14 mesi attraverso tutti i 377 comuni della Sardegna, ho “inventato” musica tutti i giorni, partendo da semplici improvvisazione sul mio ukulele basso, che la maggior parte delle volte ho trascritto sui miei taccuini di viaggio, rigorosamente Moleskine, la versione pentagrammata per musicisti/viaggiatori!




Elaborazione Materiale Musicale

Che forma finale prendono poi questi appunti musicali? Nel caso degli artisti visivi i disegni, spesso solo abbozzati a matita, finiscono per diventare vere e proprie opere, illustrazioni, dipinti, sculture. Per noi musicisti le idee musicali possono restare delle improvvisazioni, dei flussi di idee che partono dall’idea di partenza per essere sviluppate in forma più lunga senza una vera e propria struttura, o possono essere elaborate in forma di composizioni, strutturate, arrangiate, e fissate su spartito, in forma sia di notazione tradizionale che grafica.

In tutti i casi due sono i mezzi finali che usiamo per trasmettere agli altri la nostra creazione musicale: le registrazioni e le performance dal vivo. Per esempio nel caso dei frammenti del 377 project, dopo essere stati rielaborati e arrangiati con altri musicisti (Peter Waters al pianoforte, Roberto Migoni alla batteria, Francesco Morittu alla chitarra, più svariati ospiti), una parte di essi sono finiti nel doppio CD 377: uscito nell’aprile 2022.



Il Supporto Fisico e Digitale: CD e Streaming

Registrare un disco è un processo lungo, faticoso e soprattutto dispendioso. In molti casi l’investimento non viene mai ammortizzato dalle vendite, soprattutto in tempi in cui la maggior parte delle persone non posseggono più un impianto adeguato dove ascoltare musica su un supporto fisico, se non sul proprio telefonino in forma di streaming digitale, modalità che prevede per l’artista un guadagno solo in casi di numeri di ascolto da capogiro. 


Eppure, nonostante anch’io mi sia adeguato al formato digitale essendo presente sulle principali piattaforme di streaming come Spotify, noi musicisti continuiamo a produrre musica in formato fisico, così come gli artisti visivi producono opere su carta, su tela o altri formati. Il rapporto con l’oggetto fisico, così come con la fruizione sensoriale dell’opera, rimane imprescindibile per chi non accetta che la propria opera rimanga esclusivamente una sequenza binaria di zeri e uni sparsa nell’etere del www.


La Performance dal Vivo

Ma la nostra fortuna, la nostra arma più forte, nonché più remunerativa, a differenza di altre espressioni artistiche, è quella di poter proporre la nostra creazione sotto forma di esibizione dal vivo. È quello che è successo anche con le musiche del 377 project, presentate dal vivo in diversi contesti come spettacolo multimediale, 377: in transito, accompagnate da immagini e letture.


È questa la modalità più coinvolgente per un ascoltatore di conoscere un’opera musicale, perché oltre ai suoni il pubblico può letteralmente vedere i gesti che producono quei suoni, l’espressione corporea dei singoli musicisti e il respiro collettivo del gruppo. In molti casi subentrano anche altri elementi visivi, giochi di luci, proiezioni e altro, che rendono la performance un’esperienza sensoriale ed emozionale unica. 

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